Tutti conoscono il silicone che si
utilizza per le impermeabilizzazioni e per il fissaggio di materiali edili, si
sa che il silicone viene utilizzato per protesi estetiche, ma meno conosciuto è
il suo uso in cosmesi. Eppure gran parte dei prodotti cosmetici lo contengono,
per le caratteristiche peculiari che ha.
Proteggiamoci
da Siliconi e Parabeni

In questo articolo
vi parlerò dei Siliconi e Parabeni presenti nei cosmetici e nei detergenti per
la persona.
Sarebbero circa 175
le diverse sostanze chimiche che ogni donna giornalmente si "spalma"
sulla propria pelle, quando si fa bella. L'industria cosmetica, infatti,
utilizza circa 13.000 sostanze di sintesi nei propri prodotti. La cosa che
molti non sanno è che la gran parte di queste non è stata sufficientemente
studiata sotto il profilo della tossicità.
Tra questi troviamo i
siliconi introdotti nelle preparazioni
cosmetiche da poco meno di vent'anni. Sono composti che non si trovano in natura, a base di silicio capaci
di creare lunghe catene di legami chimici e dalle caratteristiche molto
differenti.
Esistono moltissimi tipi di siliconi
cosmetici, che vanno da quelli ciclici, con struttura ad anello, che sono
pochissimo untuosi ed evaporano in poco tempo (cyclomethicone,
cyclopentasiloxane, cyclohexasiloxane), a quelli mediamente unti e che non
evaporano (dimethicone e composti) a quelli molto untuosi e pesanti, come il
dimethicone copolyol.
Utilizzati al posto degli emollienti
vegetali nelle creme hanno il difetto di non penetrare e non nutrire affatto la
pelle. E di questo si accorge chi si applica creme siliconiche convinto di fare
bene alla pelle, che invece si disidrata sempre più. Sembra che i siliconi più
leggeri (quelli ciclici) secchino particolarmente la pelle dove vengono
applicati e siano particolarmente controindicati in caso di pelli che
necessitano di idratazione, ma per ora non ci sono studi in merito, solo
evidenze cliniche di dermatologi attenti e testimonianze raccolte presso le
utilizzatrici di cosmetici di questo tipo.

Infine, con un occhio
all'eco-compatibilità, i siliconi non sono assolutamente biodegradabili,
finiscono negli scarichi fognari e poi si accumulano nell'ambiente.
In sintesi, fino a una concentrazione del
2% circa sono tollerabili e la loro presenza migliora le perfomances delle
formulazioni cosmetiche, in percentuali troppo elevate (posti alti dell'INCI),
non sono invece dermo-compatibili e producono una situazione di ingannevole
soddisfazione cosmetica.
I PARABENI vengono utilizzati come
conservanti, sono presenti sulle etichette come:
metyl-,
ethyl-,
butyl-,
propyl- paraben
Queste sostanze sono
seriamente sospettate di essere cancerogeni.
Lo sarebbero soprattutto quando vengono
applicati sulla pelle.
L'assorbimento cutaneo, infatti,
trasformerebbe queste molecole in una forma
attiva cancerogena.
Una volta nei
tessuti umani possono rimanervi per decenni, agire indisturbati e provocare
malattie a distanza di 20-30 anni. Alcuni studiosi sono convinti che l'enorme
presenza di xenoestrogeni nell'ambiente e nella catena alimentare sia una delle
cause del tumore alla mammella (aumentato negli ultimi decenni), delle cisti
ovariche, dell'endometriosi, dell'infertilità delle coppie e del cancro ai
testicoli (aumentato del 3% negli ultimi anni).
La maggior parte
dei cosmetici e dei prodotti per l'igiene contengono parabeni.
Si trovano anche
in molti prodotti cosiddetti "naturali" o spacciati per
"ecologici". I parabeni sono nelle creme per il viso, negli
struccanti, nei detergenti intimi, nei deodoranti, nei dentifrici e negli
shampoo. Molti prodotti per bambini li contengono. Sono anche nelle creme
solari e nei dopo-sole. Un recente studio giapponese ha dimostrato che con
l'esposizione alla luce UV del sole, i parabeni accelerano l'invecchiamento
della pelle.
I parabeni sono
legalmente autorizzati nell'Unione Europea e l'industria cosmetica giura sulla
loro innocuità. Purtroppo, dagli allarmi dei ricercatori ai provvedimenti
restrittivi spesso passano decenni. Gli interessi economici e politici
sono sempre enormi. La storia recente è piena di sostanze chimiche
(farmaci, pesticidi, insetticidi, additivi alimentari, ecc.) che sono state
immesse sul mercato come innocue e poi dopo anni vietate perché risultate
tossiche o cancerogene. E voi, avete voglia di
aspettare ?
Arianna
Tramontano
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