PROSEGUE IL SOSTEGNO DI QVC AL PROGETTO DI BHI LA RECIPROCITA’ TRA DONNE E’ LA CHIAVE PER COMBATTERE INSIEME IL TUMORE AL SENO:VALERIA GOLINO E VALERIA SOLARINO TESTIMONIAL DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA.
Si rinnova l’impegno e il sostegno di QVC Italia al progetto di BHI Breast Health International, la fondazione no profit creata e guidata dall’americana Shelley Schwartz che supporta la ricerca e le donne colpite dal tumore al seno. A tutto il progetto si aggiunge anche il sostegno da parte di due grandi attrici del cinema italiano: Valeria Golino e Valeria Solarino, che hanno prestato il loro volto per la campagna stampa firmata da Fabio Lovino. Le due attrici, infatti, hanno abbracciato il concetto di reciprocità, leit motiv della collaborazione tra QVC e BHI per il 2013.
Per tutto il mese di
ottobre, mese ufficiale della prevenzione al tumore al seno, QVC, all’interno
dello spazio SHOPPING4GOOD del Canale, parlerà di BHI e presenterà il “fil
rosé” che già dallo scorso anno ha caratterizzato questa cooperazione: il braccialetto-gioiello UNO. Un gioiello
simbolo che, per l’edizione 2013, raddoppia.
UNO,
infatti, si fa in due: due come emblema di reciprocità, di
amicizia, di solidarietà tra donne e per le donne. Le vendite della coppia di
bracciali UNO aiuteranno con il 50 % del ricavato il Fund For Living, una delle attività benefiche di BHI. La coppia di
bracciali è in vendita sul Canale e sul sito di QVC al prezzo di Euro 29,39.
UNO, un gioiello che unisce due volte.
UNO è
un gioiello magnetico disegnato dall’architetto americano Luis Pons. La sua particolare composizione, già presente lo scorso
anno, si caratterizza per la presenza di una catena di tante micro sfere unite
da un’unica macro sfera-magnetica. Il messaggio nascosto all’interno di questa
composizione è simbolico, metaforico: la sfera più grande raffigura la donna
colpita dalla malattia, le sfere più piccole rappresentano gli altri, la
ricerca, la divulgazione, la prevenzione, l’amore, la solidarietà, l’affetto,
l’amicizia, la grinta e la forza, e cioè tutti quegli aspetti che aiutano e
sostengono una donna affetta da tumore. La scelta di proporlo in coppia
amplifica la sua simbologia e il concetto di reciprocità.
“Due” valorizza il
concetto di amicizia, di condivisione, di supporto. Due vuol dire non essere
mai soli. E questo nel contesto nel quale opera il BHI è molto importante.
Chi acquista il bracciale
UNO, disponibile nei colori femminili per eccellenza, ovvero lavander/rose, oltre
che in altre nuance quali black/silver, white/gold, aqua/red e light
green/orange, acquista e dona ad un’amica un gioiello che vale per la vita,
sinonimo di forza, coraggio, cooperazione e amicizia.
QVC – La Campagna ADV, le testimonial, il bracciale
Due volti intensi quelli
di Valeria Golino e Valeria Solarino, testimonial della campagna ADV di QVC,
che Fabio Lovino ha immortalato con una carica espressiva acuta, che parla di
reciprocità verso tutte quelle donne, coraggiose, che lottano contro la
malattia.
Per il bracciale l’immagine
scelta è fortemente evocativa per descrivere la finalità dell’iniziativa di QVC
e BHI: rappresenta la sagoma del seno di una donna, ed è proprio il gioiello
UNO a creare tale silhouette in modo delicato ed elegante. Questa figura forte,
ma allo stesso tempo molto aggraziata, esprime la volontà di QVC e BHI di
aiutare le donne a sentirsi più donne.
The Art of
Reciprocity – La mostra
Nel 2013 il supporto di
QVC a BHI si concretizza anche attraverso una mostra fotografica inedita: The Art of Reciprocity, una rassegna
collettiva curata da Valentina Galimberti titolare della DADA EAST GALLERY di
Milano. Alcuni fotografi, tra cui Albertina d’Urso, Massimo Listri, Massimo
Siragusa, Maurizio Galimberti, Matteo Gastel, Pietro Baroni, Settimio Benedusi,
Matteo Procaccioli e Alberto Zanetti, hanno deciso di aderire insieme a QVC Italia
alla causa di BHI donando le opere fotografiche che andranno in vendita in
occasione dell’apertura della Mostra dal 2 al 6 ottobre. L’intero ricavato
andrà sempre a favore di Fund For Living
- BHI.
Valentina Galimberti,
curatrice della Mostra commenta: “Può
apparire curioso in una società come la nostra, così fortemente caratterizzata
dall’esasperazione dei concetti di egoismo e egolatria, doversi ancora
confrontare con le idee di “dono” e di “reciprocità”. L’esigenza di condividere con gli altri
esperienze, oggetti e sensazioni, non è più sentita come una necessità, ma
sembra quasi assumere i tratti pesanti di un eroismo quotidiano da annoverare
tra le situazioni inaspettate che sempre meno costellano le nostre giornate.
E’
proprio per questo motivo che gli artisti coinvolti in questo progetto hanno
deciso di prendere l’iniziativa e di donare una loro opera, oltrepassando così
quella scala di valori materiali che avvelena giorno dopo giorno le nostre vite
private e il nostro ruolo sociale. Attraverso un’opera, ogni artista condivide
con il mondo una parte di sé e della sua visione della realtà, mettendo in
discussione il suo punto di vista e cercando di focalizzare l’attenzione su una
situazione o una problematica che troppo spesso si trova a rivestire un ruolo
secondario nell’economia del nostro tempo. Per questo motivo, saper donare
qualcosa in maniera disinteressata assume sempre di più i tratti di un’arte,
imperfetta e imprevedibile ma proprio per questo motivo autentica e
particolarmente significativa.
Le
opere messe a disposizione dagli artisti diventano quindi un simbolo di
speranza, una speranza che nasce dall’attenzione verso il prossimo e dal
desiderio di rendersi promotori di un momento di riflessione e di
sensibilizzazione riguardo a temi che ci spingono e al tempo stesso derivano
dal confronto e dall’ascolto reciproco.”
BHI - Fund For Living,
La campagna globale creata
da BHI con la collaborazione del professor Umberto Veronesi, finalizzata ad
aiutare le pazienti sotto trattamento e in un momento difficile. Tale aiuto
vuole essere diretto ed immediato. Il FFL sostiene, infatti, le spese per delle
piccole esigenze di pazienti bisognose che non vengono coperte
dall’assicurazione sanitaria. Proprio questo piccolo aiuto può fare la
differenza nella vita di chi soffre. Alcuni esempi possono essere assistenza a
neonati o anziani per permettere al paziente di mantenere gli appuntamenti,
trasporto dall’ospedale all’abitazione, assistenza domenicale, oppure possono
anche comprendere altre necessità che vengono richieste dai singoli pazienti
per ogni caso specifico. Il programma è in funzione in molti centri italiani, di
grandi e medie dimensioni.
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